Io non penso che la politica sia “una roba sporca”. Penso che la si possa fare salvaguardando l’onestà personale. Penso però che il lavoro del politico inteso come colui che si candida a delle elezioni, non faccia per me.
Il motivo ha a che vedere con quello che Proust scrive a proposito della politica in uno dei volumi della Recherche.
“… répéter ce que tout le monde pensait n’était pas en politique une marque d’infériorité mais de supériorité”. M. Proust, II : A l’Ombre des Jeunes Filles en Fleurs
Una professione che premia chi ripete quello che il maggior numero di persone già dicono e pensano, proprio non può fare per me. Io forse a volte cado nel vizio opposto, di voler dire sempre qualcosa che non viene detto, di cercare di presentare in pubblico un punto di vista poco considerato.
Comunque, come dicevo, credo molto nella funzione d’interesse pubblico che questa professione gioca. Penso che non sia sostituibile dal lavoro dei tecnici come me, e sono contento che ci sia qualcuno che il politico ama farlo.