Più di un anno fa pubblicavo qui un idea che da molto tempo mi frullava in testa e che riguarda le politiche di sviluppo e certe forme di spesa pubblica più in generale: che le scelte pubbliche di assegnazione delle risorse siano meno influenzate da clientelismo, corruzione, etc, di quello che la maggioranza delle persone pensano.
Qualche giorno fa l’ho posta come un’ipotesi di ricerca ad Alberto, il mio alter ego avventuroso. In men che non si dica, ho ritrovato questa questione posta come tema guida di un interessante seminario di confronto fra policy makers ed analisti delle reti. Dunque lunedì 20 mi recherò a Venezia a questo incontro che si preannuncia per me stimolante e scomodo, come tutte le vere esplorazioni del nuovo. Cercheremo dati per un esercizio di network analysis finalizzato a testare la mia semplice tesi.
Io porto in dote – orgogliosamente – i dati di opencoesione, che riguardano la spesa pubblica di cui mi occupo, anche se non credo che con quelli riusciremo a costruire delle analisi utili ad affrontare il tema di mio interesse. Nonostante la sua ricchezza senza precedenti per una base dati liberata al pubblico, secondo me la qualità delle informazioni sui soggetti associati ai finanziamenti della politica di sviluppo non è ancora sufficiente a costruirci su delle analisi di rete. Ma questo lo vedremo lì.
Il punto importante per me è che voglio provare con l’aiuto di esperti a impostare un analisi quantitativa non sulla base dei dati disponibili, ma della domanda di interesse. Comanda la domanda, non le informazioni che abbiamo: vi assicuro che nella ricerca come nella valutazione, succede spesso il contrario. Ne voglio riparlare.