Sono circondato da teorici della cospirazione.
Per queste persone tutto quello che va male si spiega inevitabilmente con una decisione deliberata da parte di uno o pochissimi potenti che, nell’ombra, decidono per tutti. Per me invece il male è il risultato di innumerevoli decisioni egoistiche o miopi, e non coordinate di centania di migliaia, milioni di persone. La teoria della cospirazione è una visione riduzionista. A ben vedere, oltre che semplice è anche un po’ più ottimista del reale. Basterebbe poco infatti per fare andare le cose come dovrebbero: basterebbe avere le persone giuste nella stanza dei bottoni e tutto andrebbe diversamente.
Di solito mi trovo da solo, invece, a pensare che il potere oggi è molto più distribuito di quello che ci piacerebbe pensare. Le tecnologie, l’istruzione di massa e forse qualcos’altro tipo una certa tendenza verso la democrazia, fanno si che oggi nessuno possegga un potere particolarmente significativo, mentre tutti noi ne possediamo un pezzo infinitamente piccolo. Non parlo tanto del nostro diritto di voto ma delle tante scelte ed opinioni che esprimiamo, o informazioni che facciamo circolare. E’ una visione anche più frustrante della società che su di me ha l’effetto di indurmi a concentrarmi sulla mia vita, sul mio benessere come parte di un tutto.
Scusate il post astratto. Mi sforzo di cercare la conoscenza pratica, ma per natura tendo a teorizzare.