La vera forza di Kublai

Sabato 30 Gennaio al KublaiCamp abbiamo parlato di risorse finanziarie e di spazi fisici per svolgere attività creative.  Abbiamo ascoltato le storie dei creativi che hanno provato a realizzare progetti per cambiare la propria vita e quella degli altri  e abbiamo capito di più su come funzionano alcune organizzazioni pubbliche e private che provano a sostenerli.  C’era la gente giusta e tanta energia positiva.  Ad esempio le visioni collaborative dei ragazzi di The Hub Italia, i consigli di Stefano Consiglio di Angeli per Viaggiatori, i partner  che ci accompagnano in questa strada la cui destinazione è sconosciuta a tutti, ad esempio Telecom, la Regione Basilicata con Visioni Urbane, ed il Comune di Modena.  Poi naturalmente c’era il Ministero di cui faccio parte con Luigi Mastrobuono.

Ma se dovessi dire che cosa rimane a me nel profondo di questo Camp sono i progetti nuovi e le facce dei ragazzi e delle ragazze nell’atto di presentarli con forza e convinzione al mondo.  Il premio, come ormai saprete, se l’è aggiudicato Film Voices.  Si tratta di un progetto straordinario, ma in Kublai ne abbiamo lette a diecine in questi ultimi mesi di proposte ispirate, realistiche e visionarie, che testimoniano la ferma volontà di molti giovani italiani di creare per sé e per il mondo che li circonda cose belle, utili e concrete.  Questa comunità  attira persone che sono un po’ il contrario dell’immagine dei ggggiovani che spesso ci restituiscono i media.  Non sono solo giovani, quelli che ho visto io al camp sono persone non stanno lì ad aspettare che le soluzioni vengano dagli altri, eppure sanno sfruttare degli altri i commenti, gli incoraggiamenti ed i contatti, mettendosi in gioco con coraggio.

Mi sento per una volta orgoglioso di avere contributo a mettere al mondo questo progetto.

(thx Annibale D’Elia per l’Immagine)

6 Responses to La vera forza di Kublai

  1. […] La vera forza di Kublai (Tito Bianchi) […]

  2. Eduardo ha detto:

    arrivato sul tuo blog via Reboot via Cottica non chiedermi come, ho pensato subito a specie aliene introdotte sul pianeta UVAL causa terribile equivoco…poi capito che si tratta di noi supergiovani che stiamo diventando vecchi e da bravi saggi spianiamo la strada traghettando i nativi digitali verso nuovi mondi.
    In ogni caso, complimenti.
    Eduardo

    • titopb ha detto:

      Eduardo, il tuo commento non lo capisco quasi per niente, ma lo condivido anche perchè mi sembra un bel complimento. Qualunque cosa ciò voglia dire, mi sento un giovane-vecchio.

  3. Eduardo ha detto:

    Ciao Tito, ero solo piacevolmente meravigliato di essere venuto a conoscenza (tramite il web) di progetti (Kublai) e persone (te, Alberto Cottica)che reputo davvero molto interessanti. Io che lavoro relativamente da poco con la PA italiana devo dire che mi sono sentito rinfrancato qunado ho scoperto che dentro quegli enormi apparati centrali che sto imparando pian piano a conoscere vivono anche forme di vita intelligenti come le vostre. In bocca al lupo e speriamo un giorno di incontrarci.
    Un saluto, E

  4. titopb ha detto:

    Grazie grazie, non siamo le sole forme di vita intelligente, ma cerchiamo di tenere duro. In una fase come questa di declino nell’ importanza dello Stato, credo che una delle cose che la PA non debba dismettere è la sperimentazione

  5. Alberto Cottica ha detto:

    Ed ecco qua, grazie al blog siamo entrati in contatto con una persona che sembra interessante… 🙂

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